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Leggere il mercato con l'indicatore CCI


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L’indicatore di analisi tecnica, conosciuto come Commodity Channel Index (CCI) fu sviluppato da Donald Lambert nel 1980, con lo scopo di identificare i periodi ciclici nelle commodities, ma il suo utilizzo è estendibile a tutti i mercati, azioni, bond e valute. È un indicatore di momentum, utilizzato per identificare le soglie di iper comprato e iper venduto, e inoltre come un indicatore di trend che indica l’inizio e la fine di un trend. Come abbiamo detto, l’assunzione di base di questo indicatore, consiste nel ritenere che alcuni strumenti finanziari abbiano una struttura ciclica, con punti di massimo e di minimo che si susseguono secondo determinati intervalli.


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 L’indice CCI varia in un range compreso tra -100 e +100, delimitando le soglie di iper venduto e iper comprato. 


Per calcolare questo indicatore si parte dal prezzo attuale, al quale vendono sommati il Massimo, il Minimo e la chiusura di ciascuna barra e si divide per 3. CCI è calcolato come la differenza tra Typical Price e la sua media mobile semplice, diviso la deviazione media del suo Typical Price, inoltre l’indice è scalato da un valore di 1/0.0015 per fornire indicazioni più accurate, in modo tale che il movimento dell’indicatore ricada per circa il 70-80% all’interno del range -100 +100.

  1. Typical Price (TP) = (Massimo + Minimo + Prezzo di chiusura)/3

  2. Viene calcolato la media mobile semplice dei TP per il periodo scelto: SMA(TP, N) = SUM[TP, N]/N

  3. Si sottrae l’ SMA (TP,N) ottenuto dai TP: D = TP — SMA(TP, N)

  4. Si calcola la media mobile semplice dei valori assoluti di D: Mean Deviation = SMA(D, N) = SUM[D, N]/N

  5. Si moltiplica la deviazione media per 0,015: M = SMA(D, N) * 0,015

  6. Infine, si divide M per D: CCI = M/D

Figura 1: Segnali di inversione


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Come vedete dal grafico figura 1, i segnali di acquisto o vendita, come indicato dalle frecce 1 e 3 che ho tracciato sono ottimi, mentre il segnale 2 non proprio , ma vista la caratteristica di questo indicatore bisogna valutarne la corrispondenza con il mercato preso in considerazione, valutando soprattutto l’andamento storico se il mercato evidenzia ciclicità o meno, se l’indicatore può essere impiegato in un determinato periodo temporale; il periodo temporale giornaliero potrebbe essere ideale. Questo indicatore è utilizzato anche per individuare le divergenze ma è necessario analizzarlo in un orizzonte temporale ampio, in modo tale da coglierne gli andamenti nel tempo e la corrispondenza con il prezzo. Infine come ogni oscillatore fornisce ottimi segnali sulle soglie di iper comprato e iper venduto, la rottura di queste soglie genera il segnale, inoltre bisogna aggiungere che un valore sopra +100 o sotto -100, indicano anche un forte trend, che la prosecuzione o meno dello stesso andrebbe considerata insieme ad altri indicatori, ma l’utilità maggiore si evidenzia alla rottura di queste soglie che rappresentano inversione del trend.

Per migliorare i risultati dell'indicatore CCI è consigliabile utilizzarlo in sinergia con l'indicatore MF1, che riesce a filtrare i falsi segnali del CCI. Vedi figura 2


Figura 2 : MF1 in azione


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